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Asparago

Postato in Piante coltivate.

 

asparago

 

 

L'asparago è presente un po' dovunque, per dissemina naturale; è quindi molto difficile determinarne i luoghi d'origine. Nell'antichità era già coltivato in Egitto, nel Medio Oriente e in Grecia. Lo si ritiene introdotto in Europa durante l'epoca gallo-romana, ma non si hanno prove che vi sia stato coltivato prima del XV secolo. Le piante del genere Asparagus prediligono i terreni sabbiosi; alcune specie crescono spontanee, in Europa: la più comune è l'Asparagus acutifolius, asparago selvatico, un suffrutice sempreverde dalle foglie aghiformi (cladodi), molto diffuso nelle regioni mediterranee. Il germoglio dell'asparago coltivato (turione) si consuma giovane e contiene un gran numero di sostanze: vitamina A, B, B2, aminoacidi, numerosi oligoelementi, ecc. Il rizoma sotterraneo, a radici carnose e ad alto tenore zuccherino, contiene una saponina e tracce di olio essenziale; lo sciroppo delle cinque radici è preparato con le radici dell'asparago, oltre che con quelle del sedano selvatico, del pungitopo, del finocchio selvatico e del prezzemolo. L'asparago, diuretico per stimolazione diretta del rene, è sconsigliato ai sofferenti di gotta, di litiasi o di reumatismi; è bene tener presente, inoltre, che, consumato crudo, provoca spesso reazioni allergiche.

Nome latino e dialettale:

Asparagus officinalis.

Proprietà:

Depurativo.