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Arancio dolce e arancio amaro

Postato in Piante coltivate.

 

arancio

 

 

Aranci e limoni hanno un passato comune: alberi asiatici del Sud-Est tropicale e subtropicale, coltivati da tempi remoti in tutto l'Estremo Oriente, essi furono introdotti in Europa per la medesima via. L'arancio amaro, o melangolo, vi giunse all'inizio dei tempi storici, ben prima dell'arancio dolce, che gli Arabi portarono in Africa del Nord e in Spagna soltanto nel XV secolo. In Italia l'arancio dolce viene oggi coltivato in Liguria, in Campania, in Calabria e, soprattutto, in Sicilia. Ma si trovano gli aranci anche in zone dove il clima è meno dolce, come sul lago di Garda, dove le piante sono protette da speciali costruzioni, dette aranciere, le cui grandi vetrate, rivolte a sud, vengono aperte nella bella stagione. Le arance non furono mai, nei tempi passati, frutti popolari, per il loro costo. Contengono le vitamine C, A, B1, B2, PP, B5, B6, E, zuccheri, acidi organici, aminoacidi, pectina, sali minerali. Prima della completa maturazione, inoltre, quando le loro proprietà raggiungono l'optimum, contengono anche glucosidi flavonici che conferiscono loro un'azione vitaminica P, atta a proteggere i capillari sanguigni e a prevenire le emorragie. La polpa è tonica, antiscorbutica e alcalinizzante. Sono ben tollerati dai gastralgici e favorevoli agli epatici; anche i diabetici possono mangiarne, benché moderatamente. In cosmesi , le arance hanno un impiego simile a quello dei cetrioli. Dalla buccia si estraggono, per distillazione, delle essenze aromatiche. La buccia dell'arancio amaro è, attualmente, più apprezzata per il suo sapore che per le sue proprietà; il contrario di quanto accadeva nei tempi passati. Le foglie e i giovani rami dell'arancio amaro forniscono un'essenza e un infuso sedativo, molto utili per le persone nervose; dai suoi fiori, anch'essi sedativi e antispasmodici, si estrae un'essenza che entra come componente nell'acqua di Colonia. Sempre i fiori dell'arancio amaro forniscono l'acqua di fiori d'arancio, che viene usata come aromatizzante.

Nome latino e dialettale:

Citrus sinensis Osbeteck e Citrus bigaradia Riss. Portogallo - Melangolo.

Proprietà:

Antiemorragico, antiscorbutico, antispasmodico, aperitivo, colagogo, digestivo, febbrifugo, ipnotico, sedativo, tonico, vermifugo.