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Lenticchia

Postato in Piante coltivate.

 

lenticchia

 

La flora mediterranea e quella dell'Asia occidentale annoverano moltissime specie spontanee di lenticchie, tra le quali già gli antichi coltivatori dell' epoca neolitica selezionarono delle linee di discendenza. La lenticchia è un legume, dunque, tra i più antichi; se ne cibavano gli Egizi; era un alimento comunissimo fra le classi povere nell'antica Grecia e a Roma. Veniva molto denigrata, però, dai medici di quei tempi: nel II secolo si riteneva, addirittura, che provocasse dei tumori. In un testo del Rinascimento si legge che le lenticchie, per non essere nocive, si devono cuocere, sbucciate, nell'acqua piovana, con numerosi aromi. Alla lenticchia, d'altro canto, venivano attribuite anche virtù notevoli, come quella di guarire il vaiolo e di curare l'intossicazione da veleni. Nel XIX secolo, un ciarlatano fece fortuna mettendo in vendita la farina di lenticchie, spacciata per rimedio universale dal nome misterioso. Empirismo e curiosità storiche a parte, resta il fatto, certo, che la lenticchia è un vegetale di alto valore nutritivo; infatti, 100 g di lenticchie equivalgono, sul pino calorico, a circa 215 g di carne, o a circa 118 g di pane integrale; è ricca di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. I dispeptici dovrebbero consumare le lenticchie sempre sotto forma di farina.

Nome latino e dialettale:

Lens culinaris sin. Ervum lens.

Proprietà:

galattogogo, risolvente.