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Carota

Postato in Piante coltivate.

 

carota

 

La carota selvatica è stata una delle piante più diffuse nel mondo antico; la sottospecie commestibile, che è coltivata in Europa da 2000 anni, sarebbe stata già selezionata nell'Asia centrale. Per lungo tempo le furono preferite la rapa, Brassica napus L., e la pastinaca; cominciò a essere apprezzata soltanto a partire dal Rinascimento, per raggiungere la maggior diffusione all'inizio del XIX secolo. La fitoterapia impiega la radice fresca delle specie coltivate, che deve la sua colorazione rossa all'alto contenuto di carotene, una sostanza che l'organismo umano trasforma in vitamina A. La carota contiene, inoltre, le vitamine B1, B2, PP, B5, B6, D, E, numerosi oligoelementi, protidi e pochi lipidi. La carota è un ortaggio molto salutare. Cruda, grattugiata o come succo, è particolarmente indicata per bambini, adolescenti, convalescenti, donne incinte e anziani. La polpa fresca, usata come cataplasma, è emolliente e cicatrizzante; come maschera di bellezza, invece, tonifica e nutre l'epidermide. I frutti essiccati, che hanno proprietà stimolanti, diuretiche e galattogoghe, si adoperano per scopi analoghi a quelli dell'anice verde e del finocchio selvatico.

Nome latino e dialettale:

Daucus sativus.

Proprietà:

antianemico, antidiarroico, antisettico, cicatrizzante, detergente, diuretico, emolliente, galattogogo, lassativo, sedativo, stimolante, tonico, vermifugo.