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Avena

Postato in Piante coltivate.

 

Avena

 

 

Si ritiene derivata da una specie di avena selvatica, Avena fatua L., o da ibridi di quest'ultima con l'Avena sterilis L’ l'avena come cereale vero e proprio apparve all'inizio dei tempi storici nelle regioni del Mediterraneo. L'avena è utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà energetiche e nutritive. Tutte le parti della pianta sono utili: i semi, per la semola, o fior di farina; la paglia; la pula, cioè l'involucro esterno del seme, che cade durante la trebbiatura. Il frutto, ricco di amido, contiene protidi, per il 12%; lipidi, per il 5%, di cui quasi il 25% di lecitina; zuccheri, dal 2 al 5%; sali minerali, molto fosforo, magnesio, calcio, aminoacidi, enzimi, un ormone sessuale femminile; inoltre, le vitamine A, B1, B2, PP, D. La scorza del seme contiene un alcaloide e un notevole tasso di saponina; la paglia, ricca di silice, contiene anche le vitamine A e D. Il seme intero costituisce un alimento tradizionale del Nord: i fiocchi di avena. La paglia, che ha un'azione sedativa, si può usare in sostituzione della coda cavallina; ma, essendo molto mineralizzante, è sconsigliata a chi soffre di reumatismi.

Nome latino e dialettale:

Avena sativa.

Proprietà:

Antiastenico, emolliente, ipoglicemizzante, sedativo, stimolante.