Veronica
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La veronica si presenta come una piccola pianta strisciante e si può trovare nei boschi radi o nei tagli di disboscamento o antincendio delle foreste. Un tempo, e precisamente in Germania nel XVI e XVII secolo, la veronica ebbe un successo enorme. I medici tedeschi videro in questa pianta un miracoloso rimedio contro la tisi e altri disturbi delle vie respiratorie, e contro i disturbi della digestione. Johann Franke, nel 1690, grande estimatore delle proprietà curative della veronica, scrisse un libro di 300 pagine decantandone le virtu'. Oggi, questa pianta è quasi sconosciuta e per spiegarne il motivo si deve risalire a una confusione di nomi; infatti, non tutti gli autori parlano della stessa pianta. Altro fattore importante, e forse il più probabile, è che questa pianta crescesse in condizioni eccezionali di vegetazione, che si potevano verificare solo in determinate regioni e in determinate epoche. E' possibile che la pianta facesse la sintesi di determinati principi attivi che oggi non produce più in quantità interessante. I nomi volgari indicano che la veronica è un succedaneo del tè. Dopo la raccolta, che si effettua durante la fioritura, si eliminano le foglie appassite e si fa essiccare la pianta riunita a mazzetti. |
Nome latino e dialettale: |
Veronica officinalis. Tè svizzero - Tè d'Europa - Erba del tai - Ugi d'la Madona - Tè de mont - Salate di alghe - Jerbe de fievre. |
Costituenti: |
Tannino, resine, un principio amaro, aucubina. |
aperitivo, depurativo, espettorante, galattogogo, stomachico, vulnerario. |