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Scrofularia

Postato in Piante spontanee.

 

scrofularia

 

La scrofularia appartiene alla stessa famiglia della graziola, della digitale a fiori porpora, molto decorativa, della beccabunga, dell'eufrasia e del verbasco. Come queste, contiene sostanze che agiscono sul cuore; sarà, quindi, opportuno attenersi alle dosi prescritte. La pianta stessa non invita ad abusarne, perché', sfregandola tra le dita, emana un odore nauseante; quando si eccede, può provocare conati di vomito e violenta diarrea. La scrofularia, una volta, era considerata efficace per la cura dei tumori ganglionari cronici causati dalla tubercolosi. Nel XIX secolo, dopo la scoperta dell'azione ipoglicemizzante della sua radice, la pianta fu annoverata tra i rimedi antidiabetici. Tra le scrufolarie anticamente conosciute, vi è anche la scrufolaria acquatica, pianta spontanea e perenne della nostra flora, molto verde e robusta, con fusto incavato e alato agli angoli, foglie crenate e radice non nodosa. Viene utilizzata per le stesse malattie, con gli stessi benefici effetti, ma richiede anch'essa molta prudenza e moderazione nelle dosi; l'uso incauto di questa pianta può avere conseguenze molto gravi.

Nome latino e dialettale:

Scrophularia nodosa. Scrofolaria maggiore - Erba del verme - Erba morella - Erba da taj - Giavardo - Murue'le.

Costituenti:

Saponine, glucosidi, derivati antracenici, acido butirrico, malico, palmitico, vitamina C, un alcaloide.

Proprietà:

cicatrizzante, coleretico, depurativo, diuretico, ipoglicemizzante.