Stampa

Santoreggia

Postato in Piante spontanee.

 

santoreggia

 

La santoreggia predilige le posizioni soleggiate delle regioni mediterranee; tutta la pianta spande un gradevolissimo profumo. Esiste anche un'altra specie di santoreggia, considerata annuale o biennale, sfuggita dai giardini, la Satureja hortensis, specie però erbacea, più minuta, floscia e di colore meno vivo. Queste due piante aromatiche hanno quasi le stesse proprietà; infatti, contengono sostanze molto attive, che si ritrovano anche nel timo, nell'eucalipto e nel serpillo, che le rendono antisettiche, espettoranti e toniche. La santoreggia fu ritenuta, per lungo tempo, uno stimolante psichico e fisico e anche afrodisiaco, in quanto alcuni studiosi di etimologia fanno derivare Satureja dalla parola satiro. Le santoreggie sono ottimi condimenti per le loro proprietà carminative in quanto facilitano l'assimilazione di alimenti contenenti fecole; in virtu' del loro potere antibiotico, fanno tollerare all'intestino più delicato le carni frollate. I migliori risultati curativi di questa pianta si ottengono conservandola in mazzetti da sminuzzare sulle vivande, al momento dell'uso.

Nome latino e dialettale:

Satureja montana. Erba acciuga - Isopu - Sere'a - Segrezola perpetua - Basilico' salvadego - Saturella.

Costituenti:

Olio essenziale, idrocarburi, enzimi.

Proprietà:

antisettico, antispasmodico, carminativo, espettorante, stimolante, stomachico.