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Sanicola

Postato in Piante spontanee.

 

sanicula

 

Questa pianta, per le sue proprietà cicatrizzanti, è stata battezzata in Francia erba di S. Lorenzo, in memoria del martirio del Santo su una graticola rovente, condanna infertagli, da un prefetto romano nel III secolo. La Scuola medica di Salerno teneva questa pianta in grande considerazione. Il suo nome deriva dal latino sanare, guarire; benché' abbia una sicura efficacia, molti preferiscono l'agrimonia o la coreggiola; tuttavia, la sanicola non e' pianta da disprezzare. E' presente nei boschi ombrosi e freschi, sotto gli alberi frondosi, in particolare sotto i faggi. Il suo fusto verde è dotato alla base di foglie larghe e palmate, disposte a rosetta; quelle alla sommità del fusto sono piccole e sessili. Le foglie rimangono verdi in tutto l'arco dell'anno e si possono raccogliere in qualsiasi stagione; applicate crude e triturate sulle contusioni e gli ematomi, ne facilitano il riassorbimento. L'infuso è efficace per detergere le ferite che si cicatrizzano senza il pericolo di suppurazione. Le foglie della sanicola, bollite nel latte, e dolcificate con miele, sono un ottimo gargarismo contro l'angina, ma non bisogna inghiottirlo.

Nome latino e dialettale:

Sanicula europaea. Diapensia - Erba fragolina - Pe' d'ochin - Tocca e sana - Uraccia d'ours - Sanicula.

Costituenti:

Saponine, tannino, olio essenziale, un principio amaro.

Proprietà:

astringente, cicatrizzante, detergente.