Stampa

Poligala

Postato in Piante spontanee.

 

poligala

 

Il nome poligaladerva dal greco poly', molto, e gala, latte: era una pianta che veniva somministrata alle mucche, alle capre e anche alle nutrici, per favorire la secrezione del latte; ma la sua azione galattogoga è molto dubbia. E' anche incerto che la poligola di cui si parlava nell’antichità corrisponda alle piante che oggi sono così denominate. La poligala e pianta abbastanza rara in Italia; la specie più comune è la poligala nostrana, Poligala vulgaris. Nel Regno Vegetale di tutto il mondo se ne contano più di 450 specie, tra le quali la poligala della Virginia, Polygala senega, originaria degli Stati Uniti e del Canada, utilizzata dagli Indiani contro le morsicature dei serpenti e contro la tosse. In Europa, è considerata un ottimo espettorante. Pianta abbastanza comune, si riconosce per i graziosi fiori di colore blu, riuniti in grappoli aperti. Una particolarità fisiologica di questa pianta consiste nel fatto che i semi germinano solo alla luce. In fitoterapia, si utilizza la pianta intera, come decotto, con aggiunta, a volte, di iperico, di edera terrestre, di issopo e di farfara. L'omeopatia, invece, utilizza una tintura, ottenuta dalla radice.

Nome latino e dialettale:

Polygala amarella. Poligala amara - Amarella.

Costituenti:

Saponine, olio essenziale, un principio amaro, resina, glucidi.

Proprietà:

diuretico, emolliente, espettorante, lassativo, stomachico, tonico.