Stampa

Pilosella

Postato in Piante spontanee.

 

pilosella

 

Il genere Hieracium comprende più di cento specie e parecchie centinaia di sottospecie e varietà, difficili da distinguere tra loro. Soltanto dieci specie circa sono dotate di proprietà terapeutiche, e, tra esse, è difficile riconoscere la più piccola, la pilosella. Talvolta, in alta montagna, nei terreni sassosi e nei prati magri, queste piantine formano tappeti vellutati, disseminati di capolini giallo chiaro, che, in autunno, si trasformano in piccoli frutti, guarniti all'apice da brevi piumetti bianco-grigi, morbidi e setosi. Questa pianta non è citata nei testi antichi; compare, per la prima volta, in uno scritto del XII secolo di Santa Ildegarda, che fu probabilmente il primo medico-donna della nostra Era. Da allora, la pilosella è sempre stata usata, anche se con cautela, per la sua azione astringente molto energica. Nelle campagne, se ne adopera il succo fresco per curare la vista e le ferite. Il nome del genere Hieracium, deriva da hierax, sparviere; infatti, secondo una credenza popolare, questi uccelli usavano il succo della pianta per rendere più acuta la propria vista. La pianta fresca ha un'azione molto valida contro la brucellosi, degli uomini e degli animali, e contro la febbre maltese. Ridotta in polvere arresta l'epistassi.

Nome latino e dialettale:

Hieracium pilosella. Orecchio di topo - Lenga d'gat - Peloze'la - Erba mulnara - Pilusedda.

Costituenti:

Una sostanza antibiotica, ombelliferone, mucillagine, tannino, un flavone, resina, manganese.

Proprietà:

antinfettivo, astringente, colagogo, diuretico.