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Nocciolo

Postato in Piante spontanee.

 

nocciolo

 

Il nocciolo è considerato uno dei vegetali preistorici, infatti, esisteva già nell'era terziaria. Reperti fossili di foglie  di questa Betulacea e frutti, di cui gli uomini si cibavano, sono stati ritrovati in alcune tombe neolitiche. Arbusto conosciutissimo con fiori monoici; gli amenti maschili presenti dall'autunno si svolgono presto, in primavera, insieme con i fiori femminili. Corylus deriva dal greco corys, casco; la nocciola, infatti, è racchiusa in una brattea verde simile a un casco. Nell’antichità, la pianta era già apprezzata dai medici, Dioscoride riteneva che potesse nuocere allo stomaco, pur avendo effetti benefici per la tosse; Santa Ildegarda la consigliava contro l'impotenza; Mattioli riteneva che, sbucciata e mescolata col grasso d'orso, fosse infallibile per la crescita dei capelli; Lusitanus la considerava efficace rimedio per il male della pietra e, infine, Craton la consigliava contro le coliche nefritiche. Di tutto questo empirismo rimane di certo che la pianta in oggetto produce frutti molto nutritivi e più digeribili delle noci. La radice del nocciolo presenta eleganti venature ed è usata in lavori di intarsio; coi rami duttili della pianta i rabdomanti fanno le loro bacchette per ricercare acqua nel sottosuolo.

Nome latino e dialettale:

Corylus avellana. Avellana - Glacujer - Nisciola - Co'ler - Noglar - Linzo'la - Nocella - Nocchietella.

Costituenti:

Flavonoidi tannino.

Proprietà:

antiemorragico, antisudorifero, astringente, depurativo, dimagrante, febbrifugo, vaso-costrittore.