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Levistico

Postato in Piante spontanee.

 

levistico

 

Per l'odore, l'altezza e il fogliame, il levistico sembra un grande sedano selvatico; non è molto diffuso nella nostra Penisola allo stato spontaneo. Sfuggito alle coltivazioni dei tempi passati, generalmente si è insediato lungo le siepi, nei terreni incolti, nelle discariche, nelle praterie, delle zone subalpine ed appenniniche. Il nome Levisticum deriva dal latino levare, alleviare. Questa pianta si coltivava molti secoli or sono; pare sia stata introdotta in Europa centrale dai monaci benedettini. Nell'800, era presente a San Gallo nei giardini di Carlo Magno, benché' alcuni ritenessero che fosse nociva per la vista. Nel Medioevo, era usata per le proprietà stomachica e calmante, oltre che per applicazioni cosmetiche. Nel XVI secolo, era apprezzata dagli studiosi della Scuola di Salerno come emmenagogo. Nei Paesi anglosassoni viene cucinata ed e' considerata un apprezzabile ortaggio; se ne usa la radice grattugiata come succedaneo del pepe. In Svizzera e in Alsazia, usano il fusto cavo come cannuccia per aspirare il latte caldo in caso di mal di gola.

Nome latino e dialettale:

Levisticum officinale. Sedano. montano - Appio montano - Hippose'lino - Vru'stic - Livisticu - Ligustio.

Costituenti:

Olio essenziale, cumarina, gomme, resina, tannino, amido, vitamina C.

Proprietà:

carminativo, digestivo, diuretico, emmenagogo.