Ippocastano
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Nonostante il nome comune di castagno d'India, questo albero non è originario dell'India bensì dei monti della Penisola Balcanica. E' stato introdotto in Europa nel XVII secolo, importato da Costantinopoli; nel giro di pochi anni, incontrò il grande favore dei giardinieri e dei privati. Non è una pianta longeva, però si possono trovare, eccezionalmente, esemplari di oltre 250 anni. Il nome popolare di castagna equina è una traduzione del nome della specie hippocastanum; infatti, i Turchi somministravano le castagne d'India ai cavalli affetti da bolsaggine. Aesculus è il nome di una quercia che produce ghiande commestibili. Le castagne sono ricche di amido, se ne estrae un olio da illuminazione e un alcol, ma non sono commestibili a causa del sapore amaro; le mangiano porci, capre e anche, a volte, i pesci. Con una speciale lavorazione, atta a eliminare il forte sapore amaro, le castagne d'India forniscono una fecola nutriente e molto gradevole. La farina ottenuta per macinazione rende la pelle brillante; con la polpa si fa sapone; la polvere mescolata all'acqua elimina i lombrichi dai vasi delle piante. |
Nome latino e dialettale: |
Aesculus hippocastanum. Marrone d'India - Castagna amara - Castagno d'India - Marron amar - Castagna equina. |
Costituenti: |
Tannino, saponine, glucosidi cumarinici, flavonoidi. |
antiemorragico, antinfiammatorio, astringente, vaso-costrittore. |