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Galeopside

Postato in Piante spontanee.

 

galeopside

 

Il nome del genere Galeopsis deriva dal greco gale, donnola e da opsis, aspetto. Gli antichi avevano così denominato numerose piante labiate la cui corolla, a due labbra, ricordava la gola aperta del piccolo carnivoro. Nella flora europea, si contano sei specie di Galeopsis; sono tutte piante annuali con fiori rosa o porpora a volte gialli, striati di bianco, di rosso o di violetto. La specie più comune, la dubia, si riconosce dal fusto peloso che non è rigonfio ai nodi, dalle foglie dentate, setose e vellutate, soprattutto sulla pagina inferiore, dalla grande corolla gialla macchiata di rosso sul labbro inferiore. Le specie più comuni della nostra flora spontanea sono: G. ladanus, detta ortica rossa, G. intermedia, G.tetrahit, che preferisce terreni silicei. Le piante di G. ladanum e di G. tetrahit sono piante alpine, infatti, si trovano fino a 2.300-2.400 m sulle Alpi e sugli Appennini, nei pascoli e nei boschi. Gli ovini, i caprini e i bovini brucano queste erbe, i cavalli non se ne cibano affatto. Tutte le galeopsidi hanno proprietà medicinali legate al loro contenuto di silice e tannino.

Nome latino e dialettale:

Galeopsis selvatica. Canapa selvatica - Erba giudaica.

Costituenti:

Silice, tannino, saponine.

Proprietà:

antianemico, astringente, espettorante, remineralizzante.