Stampa

Fumaria

Postato in Piante spontanee.

 

fumaria

 

Il nome deriva sia dal colore grigiastro della pianta, sia dal suo gusto affumicato e anche da una antica credenza popolare: si diceva che questa pianta non nascesse da un seme ma fosse un'emanazione della terra. Infatti, da lontano, sembra evanescente. E' diffusa nei campi incolti, sulle macerie, un po' dovunque nella nostra Penisola. Già nell’antichità era nota per le sue proprietà medicinali: Dioscoride nel I secolo d.C e Galeno nel II secolo d.C la citavano, apprezzandola, per il suo effetto benefico sulla secrezione biliare; nel X secolo, anche i medici arabi la ritenevano efficace e, nel XVI secolo, Mattioli ne tesseva gli elogi come rimedio specifico dei disturbi addominali. Si riteneva che, insieme con l'angelica e il frassino, aiutasse a diventare centenari. La fumaria contiene un alcaloide, la fumarina; è consigliabile usarla sotto controllo medico perché' la sua azione varia secondo l’intensità e la durata della cura. Le foglie si sminuzzano facilmente durante l'essiccamento; è consigliabile conservarle in recipienti di porcellana, ceramica o vetro.

Nome latino e dialettale:

Fumaria officinalis. Fem - Fumaeira - Fumu di terra - Fumosa - Fumastrello - Fumisterri.

Costituenti:

Tannino, alcaloidi, potassio, acido fumarico.

Proprietà:

 antiscorbutico, aperitivo, depurativo, detergente, diuretico, lassativo, stomachico, tonico.