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Erisimo

Postato in Piante spontanee.

 

Erisimo

 

La pianta dell'erisimo era conosciuta e utilizzata nell’antichità, ma solamente nel XVI secolo fu accuratamente studiata. Le prove inconfutabili della sua efficacia curativa risalgono al Rinascimento; infatti, Jaques Dalechamps testimonia che il confratello Guillaume Rondelet riuscì ,con l'erisimo, a restituire la voce bianca a un ragazzo del coro. L'erisimo, infatti, divenne poi la pianta degli oratori, degli attori di teatro e dei cantanti. Si racconta che, nel 1951, il celebre tenore Tito Schipa due ore prima di entrare in scena fosse completamente afono e che, grazie a un decotto di erisimo, potesse poi cantare, al meglio delle sue possibilità, L'elisir d'amore. La presenza di componenti solforosi nella pianta favorisce l'azione benefica sulla voce, infatti la medicina classica utilizza le cure solforose per le persone affette da disturbi alle vie respiratorie. E' consigliabile usare l'erisimo fresco, se possibile, ma anche essiccato non perde i suoi principi attivi. Il sapore non è affatto gradevole; per berlo facilmente è consigliabile aggiungere liquirizia o miele molto aromatico.

Nome latino e dialettale:

Sisymbrium officinale. Trionc - Rapino - Rapistogno - Alaussa - Barbena - Cima amarella - Lassaneddi - Rapa salvaja - Foeggia de navon.

Costituenti:

Composti solforati, sostanze a struttura cardenolidica nei semi.

Proprietà:

antiscorbutico, bechico, diuretico, espettorante, stomachico, tonico.