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Eringio

Postato in Piante spontanee.

 

eringio

 

L'eringio e una pianta strana: è una Ombrellifera camuffata da cardo di cui imita le ombrelle bianche, fitte come quelle dei capolini delle Composite. Le rade brattee, le foglie spinose, la lunga e profonda radice dimostrano la tenacità con cui l'eringio si attacca al terreno, creando per il diserbo gravi problemi ai coltivatori. E' chiamato con vari nomi, ma è un cardo nomade, perché' in autunno il fusto si stacca naturalmente dal suolo e, secco e leggero, diventa preda del vento che lo trasporta altrove per la dissemina naturale. Pianta perenne, era elogiata dai medici dell’antichità per diverse proprietà, tra queste rimangono oggi soltanto quelle aperitive e diuretiche, confermate, peraltro, nel corso dei secoli, prima dall'esperienza poi da analisi chimiche delle sostanze contenute. L'eringio è importante da un punto di vista alimentare e di condimento: i giovani germogli si mangiano in insalata; le giovani foglie si conservano sotto aceto e si consumano come i cetrioli e diventano vere leccornie se candite. L'azione afrodisiaca, attribuita a questa pianta, non trova conferma.

Nome latino e dialettale:

Eryngium campestre. Calcatreppolo - Bocca di ciuco - Cardone a cento capi - Ensalata d'a'sen - Spongio'n - Brustolone - Salata del diavolo.

Costituenti:

Sali minerali ( potassio, sodio, calcio ), olio essenziale, una saponina.

Proprietà:

aperitivo, diuretico, emmenagogo.