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Cumino dei prati

Postato in Piante spontanee.

 

cumino dei prati

 

Questa pianta era nota ai Greci, con il nome di karvaia. E' una piccola Ombrellifera bianca, chiamata, nel Medioevo, carvi, presente nelle regioni a clima freddo. Nell’antichità era apprezzata per le sue proprietà carminative; nei Paesi nordici si usano i frutti per aromatizzare dolci e salumi, pane e formaggi. La pianta è un buon foraggio, gradito dal bestiame; essiccata facilita la digestione e aumenta la secrezione lattea delle vacche e delle femmine degli ovini. Un cucchiaio di semi, aggiunto alla razione quotidiana di avena, per una settimana, può dare brio ai cavalli. I semi sono nocivi per i piccoli uccelli, mentre i piccioni ne sono tanto ghiotti che un poco di semi mescolati  al mangime li trattiene vicino alla piccionaia. Il cumino dei prati si differenzia dalla carota selvatica per i suoi fiori bianchi, mentre i semi sono spesso confusi con quelli del cumino.

Nome latino e dialettale:

Carum carvi. Kummel - Carvi - Cumino tedesco - Garvese - Anice dei Vosgi - Fino'cc selvadeg.

Costituenti:

Olio essenziale contenente carvone e limonene, acidi grassi, protidi, glucidi, tannino, cellulosa.

Proprietà:

carminativo, digestivo, emmenagogo, galattogogo.