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Cinquefoglio

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cinquefoglio

 

Il pentaphyllon dei discepoli di Ippocrate e di Dioscoride è la pianta di cui si parla: il cinquefoglio. Erba perenne, infestante, tenace, ricopre scarpate e anche bordi di aiole quando non si provvede alla eliminazione del groviglio, fortemente radicato, dei suoi fusti. E' pianta comunissima che si trova non soltanto in Europa, ma in tutto il mondo. I botanici hanno definito il cinquefoglio pianta del tipo 5 perché': il calicetto presenta 5 divisioni, più lunghe dei 5 sepali del calice, e la corolla è composta da 5 petali giallo chiaro. Le foglie sono pure suddivise in 5 foglioline ovali allungate. I fiori permangono spesso fino in autunno, e segnalano l'avvicinarsi della pioggia quando aprono i loro petali. In fitoterapia viene utilizzata soprattutto la radice. Si può raccogliere tutto l'anno, si utilizza sia fresca sia essiccata, per uso interno ed esterno. E' un eccellente rimedio con proprietà astringenti che ben si associa con la bistorta e il cardo santo. La radice, polverizzata, mescolata con un tuorlo d'uovo e ridotta in pastella, si applica sui paterecci per arrestarne il processo.

Nome latino e dialettale:

Potentilla reptans. Pentafillo - Maggiostra selvadega - Fragolaria - Erba rabloira - Erba calipetallo - Erba de murenas - Fra'ula' areste.

Costituenti:

Tannino, alcol ( tormentolo), glucidi.

Proprietà:

astringente, depurativo, febbrifugo.