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Cataria

Postato in Piante spontanee.

 

cataria

 

Il nome della specie, cataria, deriva dal latino catus, gatto, infatti questa pianta attira i felini; il suo profumo, a differenza di quello della valeriana, con stessa prerogativa, ma poco gradevole, ricorda quello della menta ed è molto più piacevole. Le piante di cataria, originarie delle regioni orientali mediterranee, sono state coltivate per molto tempo proprio per uso terapeutico; sfuggite poi alle coltivazioni si sono diffuse irregolarmente un po' ovunque. E' presente sulle macerie, lungo le scarpate, presso le siepi, in collina, specialmente in Italia settentrionale; sempre più rara dall'Emilia verso il Sud, risulta mancante nelle Isole. La cataria assomiglia alla melissa, però si differenzia per i suoi fiori rosa a grappoli terminali e per il labbro inferiore dentato e incavato dalle loro corolle. E' una pianta calmante e digestiva con la quale si fanno ottime tisane. Masticare qualche foglia di cataria può essere un rimedio nel caso di mal di denti. In America, sono in commercio sigarette di foglie essiccate di cataria, contro il singhiozzo.

Nome latino e dialettale:

Nepeta cataria. Erba gattaia - Menta selvatica - Menta dei gatti - Gattaria - Erba gatta - Menta cataria - Erba dij gat - Ortica pelosa.

Costituenti:

Carvacrolo, timolo, nepetalattone, acido nepetalico.

Proprietà:

antispasmodico, carminativo, emmenagogo, stomachico, tonico, vulnerario.