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Cariofillata

Postato in Piante spontanee.

 

Cariofillata

 

In estate, è facile riconoscere la cariofillata tra le altre piante perenni, ai margini dei viottoli, nei boschi o lungo le siepi. Essa è diffusa in Italia, dalle regioni costiere a quelle montuose. E' una piantina rustica, a portamento eretto, con foglie fini dentate e fiori che si inclinano verso terra dopo la fioritura. I frutti, sormontati dallo stilo adunco, formano, all’estremità dei fusti, rigonfiamenti irsuti. Molti secoli or sono, si credeva che una radice di Geum posta nella casa tenesse lontano il demonio e le bestie velenose; da questa credenza deriva il nome di erba benedetta tuttora molto diffuso. Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia cita, forse per la prima volta, la cariofillata e ne descrive le virtù medicinali. Nel XII secolo, S. Ildegarda la chiama benedetta. Nel XVI secolo, i medici la trascurarono, mentre restava molto popolare nelle campagne, proprio per la credenza che potesse esorcizzare il suo possessore. Con gli studi e gli esperimenti moderni, dal punto di vista chimico, la cariofillata è oggi molto apprezzata dai fitoterapisti.

Nome latino e dialettale:

Geum urbanum. Ambretta - Erba benedetta - Garofalada - Carciofile'da - Garofollaria - Garofanaia.

Costituenti:

Tannino, resina, un principio amaro, un glucoside, vitamina C.

Proprietà:

astringente, febbrifugo, stomachico, sudorifero, tonico, vulnerario.