Stampa

Caprifoglio

Postato in Piante spontanee.

 

caprifoglio

 

Questa pianta appartiene alla medesima famiglia del sambuco e del viburno; pianta relativamente longeva, può vivere oltre una quarantina di anni e con i suoi fusti flessibili si avviluppa solidamente ai sostegni e alle piante ad alto fusto danneggiandole. La Lonicera compariva già negli scritti di Dioscoride. I Greci la chiamavano periclymenon dal vocabolo perikleio, io mi attacco, con evidente riferimento al portamento volubile e rampicante di queste piante i cui fusti possono raggiungere fino a 5-6 metri. Preferisce i margini dei boschi e le siepi di mezza montagna. In giugno, al momento della fioritura, il suo profumo riempie l'aria dei dintorni. Gli antichi Egizi, i Greci e i Romani ne adoperavano la corteccia, ma l'uso decadde nel Medioevo. Ai nostri giorni, si consigliano foglie e fiori essiccati per le loro proprietà antisettiche e diuretiche. Il caprifoglio può essere sostituito, nei suoi svariati impieghi, con un altro caprifoglio, spontaneo nei nostri boschi, Lonicera caprifolium, anch'esso profumatissimo e che fiorisce molto prima, in primavera.

Nome latino e dialettale:

Lonicera periclymenum. Madreselva - Matrisilva - Brassabosch - Seresetta - Ciuciabech - Abbracciabosco.

Costituenti:

Acido salicilico, mucillagine, essenza, glucoside.  

Proprietà:

antisettico, astringente, detergente, diuretico, sudorifero.