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Calta

Postato in Piante spontanee.

 

calta

 

La calta è una pianta perenne, brillante, con fusti verde vivo in parte immersi nei corsi d’acqua, negli acquitrini o nelle marcite, che fiorisce all'inizio della primavera. E' considerata, però, pianta infestante nei prati polifiti. In campagna, le sue foglie sono frequentemente consumate, aggiunte all'insalata, oppure cotte come gli ortaggi verdi; i boccioli dei fiori si conservano sotto aceto come i capperi. Viene utilizzato il fiore, di un bellissimo giallo oro, per dare maggior colore al burro. La calta, appartenendo alla pericolosa famiglia delle Ranuncolacee, di cui fanno parte anche gli anemoni, la vitalba e i ranuncoli, contiene sostanze velenose ed è perciò sconsigliabile consumarla fresca checchè ne dicano i contadini. Gli omeopatici prescrivono la calta come tintura per uso interno, la medicina tradizionale, invece, la prescrive solo per uso esterno. Le foglie essiccate servono alla preparazione di un cataplasma ad azione revulsiva locale, che allevia dolori di origine reumatica; soprattutto possiedono, come l'arnica e la farfara, la proprietà di facilitare le cure di disintossicazione, sostituendosi al tabacco.

Nome latino e dialettale:

Caltha palustris.mFarfarugio - Calta palustre - Farferagio - Scioppateste - Cocleariol - Talchia.

Costituenti:

Proto-anemonina, flavoni, saponine.

Proprietà:

revulsivo.