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Buon Enrico

Postato in Piante spontanee.

 

buon enrico

 

Linneo chiamò buon Enrico questa pianta per onorare Enrico IV di Navarra, protettore dei botanici. Spesso, in passato, le piante che amavano la vicinanza dell'uomo erano chiamate col nome di Enrico. Il buon Enrico si trova, infatti, spesso, in vicinanze di case, lungo i muri e in prossimità' delle malghe e dei casolari di montagna; è raro in pianura. Sostituisce in cucina lo spinacio, è anch'esso ricco di ferro, e combatte l'anemia. Efficace come emolliente e lassativo, è sconsigliato ai gottosi e alle persone sofferenti di reni. Come uso esterno, si possono applicare le foglie fresche come cataplasma sugli ascessi, per accelerarne la maturazione. Il chenopodio bianco, con lunghe foglie dentate e infiorescenze che sembrano cosparse di zucchero glassato, ha proprietà medicinali molto simili a quelle del buon Enrico e può validamente sostituirlo.

Nome latino e dialettale:

Chenopodium bonus Henricus. Colubrina - Tutta buona - Spinaccio selvatico - Erba sana - Spinaz salvadech - Caltri - Ga'sala - Orape.

Costituenti:

Saponine, sali minerali ( ferro ), vitamina C.

Proprietà:

depurativo, emolliente, lassativo.