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Susino e prugno

Postato in Piante coltivate.

 

susino

 

Il susino è, molto probabilmente, un ibrido derivato dal Prunus spinosa e dal Prunus cerasifera, che crescono insieme nel sud-est europeo e nell'Asia occidentale. Il susino è coltivato, in Medio Oriente, dai tempi più lontani; era noto ai Latini dal I secolo. Oggi sono numerose le varietà di questa pianta, coltivate, anche in Italia, per il consumo sia del frutto fresco, nel caso del susino, sia di quello essiccato, nel caso del prugno. Prugne e susine giungono a completa maturazione fra giugno e settembre, a seconda delle varietà. La susina fresca contiene l'84% di acqua, dall'8 all'11% di glucidi, l'1,5% di acidi organici, una quantità notevole di vitamina A, sali minerali, un pigmento. La mandorla del nocciolo di susina racchiude una sostanza generatrice di acido cianidrico: pertanto è pericolosa e non va mangiata. La prugna secca, tanto spesso, purtroppo, colorata artificialmente, contiene un tasso più elevato di glucidi: fino al 60%; diventa, così, un alimento di grande valore nutritivo, tonico e depurativo, oltre a essere un lassativo di millenaria, ottima reputazione, troppo spesso dimenticato ai giorni nostri.

Nome latino e dialettale:

Prunus domestica.

Proprietà:

depurativo, febbrifugo, lassativo, stimolante, tonico.