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Pomodoro

Postato in Piante coltivate.

 

pomodoro

 

Il pomodoro fu introdotto in Europa dagli Spagnoli, che l'avevano conosciuto in America, e si diffuse nei giardini europei intorno alla metà del XVI secolo. Pianta spontanea dal Perù fino al Messico, fu coltivata, fino al XVIII secolo, unicamente come pianta ornamentale, in quanto ritenuta velenosa. Alla fine del XIX secolo, il pomodoro era ancora coltivato solo nelle regioni temperate meridionali; nel nostro Paese, in Sicilia e in Campania. Si diffuse, poi, anche verso il nord, in Liguria e in Emilia, dove ancora oggi viene intensivamente coltivato, anche per l'industria conserviera. Il pomodoro è un alimento poco nutriente, perché' contiene il 93% di acqua, circa il 4% di glucidi e l'1% di protidi. E', comunque, un ortaggio molto interessante per il contenuto di acidi organici, di carotenoidi, e, soprattutto, di vitamine A e C, le quali sono presenti in massima quantità a maturazione completa del frutto. Quando quest'ultimo è ancora verde, o appena colorito, contiene un alcaloide, la solanina, che lo può rendere tossico; tossiche sono, del resto, le foglie e il fusto. Il pomodoro non è molto digeribile, soprattutto cotto, perché' con la cottura il frutto subisce una riduzione del succo e una concentrazione degli acidi; in dosi moderate, però, è rinfrescante e aperitivo; figura nella dieta opportuna per gli artritici.

Nome latino e dialettale:

Lycopersicum esculentum.

Proprietà:

aperitivo, astringente, diuretico, lassativo, rinfrescante.