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Orzo

Postato in Piante coltivate.

 

orzo

 

La storia dell'orzo coltivato è molto simile a quella del frumento. Originario de vicino Oriente, l'orzo sarebbe stato coltivato già nel periodo neolitico. Attualmente, è largamente diffuso, in numerose varietà, in gran parte del mondo. Per l'alimentazione umana, l'orzo fu ben presto soppiantato dal frumento: già gli uomini delle più antiche civiltà lo riserbavano per nutrire il bestiame. I poveri, però, continuarono a usare questo cereale di poco prezzo per fare gallette e minestre. La sua utilizzazione per preparare bevande risale alla preistoria. I semi, torrefatti e triturati, poi messi a fermentare nell'acqua, fornivano, già in tempi lontanissimi, una bevanda vinosa, spumosa: la cervogia, precorritrice della birra. L'orzo può essere adoperato sotto diverse forme: come semola, che è farina d'orzo; come fiocchi, che sono i semi sbucciati e schiacciati; oppure, come orzo perlato, costituito dai semi sbucciati e mondati a macchina. E' un alimento ricco e ricostituente; nei semi germogliati che costituiscono il malto si sviluppano gli enzimi che trasformano l'amido in sostanze molto assimilabili dall'apparato digerente: ecco perché' il malto è tanto utile nell'alimentazione dei malati, dei vecchi, dei convalescenti e dei bambini piccoli. Il malto tostato serve come succedaneo del caffè ed è nutriente, gradevole, digeribilissimo. Il germe d'orzo contiene un alcaloide, l'ordeina, non tossico in dosi alimentari, che possiede un'azione simile a quella di un ormone, l'adrenalina. Il decotto di orzo sbucciato è ricostituente.

Nome latino e dialettale:

Hordeum vulgare e Hordeum disticum.

Proprietà:

antidiarroico, cardiotonico, emolliente, risolvente, sedativo.