Bocca di lupo

Il nome dei generi Melittis e Melissa derivano tutti e due dal greco e significano ape; infatti, sono tutte e due piante mellifere ma, dal punto di vista botanico, la melissa e la bocca di lupo hanno pochi punti di somiglianza. La bocca di lupo ha fiori grandi, belli, rosa vivo, uniti a 2; la melissa, invece, ha fiori piccoli bianchi uniti in verticilli. La bocca di lupo cresce isolata in piccoli gruppi nei boschi poco folti, raramente in massa come la melissa. E' una pianta decorativa, che venne anche coltivata nei giardini, a impollinazione entomofila, visitata oltre che dalle api, dagli insetti notturni, che, muniti di un lungo apparato succhiatore, hanno la possibilità di penetrare nella riserva del nettare, di cui sono avidi. I medici dell'antichità hanno ignorato la bocca di lupo, la citò per la prima volta Le'onard Fuchs nel 1542. In seguito, nel 1715, Garidel ne tesseva gli elogi, giudicandola efficace per ristabilire la secrezione urinaria. All'estero la bocca di lupo è stata per lungo tempo usata come uno dei rimedi più validi contro la gotta e la renella.

Nome latino e dialettale:

Melittis melissophyllum. Melino - Erba lupa - Erba setrunaea - Menta servaja - Falsa melissa.

Cumarina.

Proprietà:

antisettico, diuretico, emmenagogo, sedativo.