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Bardana

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bardana

 

La bardana o lappa è una pianta biennale, con fusto vigoroso, infatti fiorisce soltanto il secondo anno e i suoi grandi capolini muniti di piccoli uncini vengono usati come proiettili nei giochi dei ragazzi di campagna. Il nome botanico del genere deriva dal greco arctos, orso, e si riferisce al suo aspetto irsuto; il nome della specie deriva dal verbo greco lambano', io prendo. Secondo alcuni, è un'erba infestante, secondo altri, un ortaggio dal gusto di barba di becco. Fin dall'antichità, la bardana ha fama di pianta medicinale, fama che non si è mai smentita attraverso i secoli. Tutte le parti della pianta sono utili e tanto più efficaci se usate fresche. Le foglie, schiacciate e applicate sulla pelle hanno un'azione battericida che le rende preziose contro tutte le affezioni cutanee. Per una azione depurativa allevia il dolore e il gonfiore provocato dalle punture di ragni e insetti. Come uso esterno, si utilizzano le radici e talvolta i semi. In Giappone, sono coltivate e selezionate perché le radici sono consumate come ortaggi, con il nome di gobo.

Nome latino e dialettale:

Arctium lappa. Lappola - Lappa - Lappolaccio - Zecchitella - Scarpanazzi - Lavaz di ra' pule - Lambazze - Ingaiazzi - Guddizuni - Cima de rani.

Costituenti:

Tannino, olio essenziale, potassio, resina, un glucoside, un principio antibiotico.

Proprietà:

Antidiabetico, antidiarroico, antisettico, coleretico, depurativo, diuretico, sudorifero

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