Anice verde

Pianta della regione mediterranea, in Italia si coltiva nelle Marche. La sua origine è misteriosa: fu forse introdotta dall'Asia, ma non si conosce luogo dove cresca da sempre spontanea. I frutti, a volte chiamati impropriamente semi, giungono a maturazione in agosto- settembre; sono la sola parte usata e, ricchi di olio essenziale e proteine, per distillazione a vapore, un'essenza di odore e sapore caratteristici. Questa essenza, che a forti dosi diventa tossica, soprattutto se è stata esposta all'aria e alla luce, era un tempo fra i componenti più nocivi dell'assenzio; a tutt'oggi entra nella composizione di alcuni aperitivi. L'anice verde, assunto secondo prescrizione medica e nelle dosi opportune è assolutamente innocuo; anzi, è un ottimo digestivo. Come antispasmodico, è efficace contro i disturbi nervosi leggeri, anche quando si manifestano a livello gastrointestinale, e contro gli spasmi dell'apparato respiratorio. L'anice verde è anche utilizzato per mascherare il sapore sgradevole di alcuni farmaci.

Nome latino e dialettale:

Pimpinella anisum.

Proprietà:

Antispasmodico, carminativo, espettorante, galattogogo, stimolante.